Il progetto di “Digitalizzazione del Fondo audio Enrico Crispolti” è cofinanziato dal Ministero della Cultura TOCC Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi – PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e prevede la digitalizzazione e la messa in sicurezza del Fondo Audio, con un piano strutturato e coerente relativo al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione di tale patrimonio. Il materiale audio conservato dall’Associazione è su audiocassette, registrate in presa diretta dalla fine degli anni ’60 del Novecento al 2018 da Enrico Crispolti per ampliare la documentazione sul contemporaneo e ampliare così il repertorio delle fonti sull’arte contemporanea.
L’Associazione con questo progetto si propone l’obbiettivo di ampliare le forme di accesso al proprio patrimonio culturale ampliando le risorse digitali disponibili online, organizzate in modo da essere facilmente raggiunte, consultate e condivise, superando le barriere fisiche, culturali, e predisponendo il proprio materiale digitalizzato per futuri progetti e prodotti culturali in stretta relazione con enti di formazione come le Università, le Accademie di Belle Arti, i Musei, i Centri studio.
Il valore della storia orale come elemento fondamentale per cogliere le lacune della documentazione cartacea (lettere, testi, fotografie, appunti, taccuini, ecc.) rientrando così a pieno titolo nel programma di trasmissione orale della storia dell’arte, come fanno da diversi anni istituzioni come il Moma | Museum of Modern Art di New York con The Oral History Program (vedi https://www.moma.org/research-and-learning/archives/oralhistory) o il Centro di Storia orale della Columbia University o il Pandemic Oral History Project del Archives of American Art del Smithsonian Institution di Washington | DC.; nonché rifacendosi alle linee guida in materia di conservazione e gestione dei beni sonori date da ICBSA l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi e al Vademecum per il trattamento delle fonti orali elaborato dall’Istituto centrale per gli archivi – ICAR.
Il progetto prevede:
1. Riordino, schedatura e descrizione archivistica del Fondo audio;
2. Digitalizzazione del Fondo audio: passaggio dall’analogico al digitale;
3. Restauro e pulizia del suono (eliminazione di rumori di sottofondo, adeguamento dell’audio, ecc.) con relativa archiviazione in files formato wav;
4. Creazione di un database per archiviare i files sonori;
5. Digitalizzazione delle diapositive citate nelle audiocassette per la creazione di un apparato iconografico che accompagni le Pillole sonore caricate sulla pagina web dedicata al Fondo audio;
6. Rimediazione del materiale audio così da predisporlo per la creazione di ulteriori nuovi prodotti culturali e nuove possibili narrazioni come podcast, cartoline parlanti, didascalie parlanti.