PROGETTO DI QUALIFICAZIONE URBANA
Il progetto si propone a Roma nel IV Municipio (Rebibbia), mira a evidenziare le energie già presenti sul territorio attraverso una strategia integrata tra arte e genius loci. Privilegia il linguaggio visivo per focalizzare due forze particolarmente attive nel territorio: la memoria di Pasolini e la disponibilità ad accogliere il Carcere con la consapevolezza che le immagini, quando esprimono una visione politica e morale, hanno anche la forza di orientare l’identità dei luoghi e dei cittadini.
Percorso Pasoliniano
ARTISTI
Gloria Argelés
Maria Dompè
Luca Zevi
Poetici Pensieri
“Ho sempre pensato che resti una memoria, un’impronta, scavata negli spazi da noi occupati, attraversati, vissuti.
Nel mio immaginario questa impronta si materializza in forma di ombra, come quelle che proiettano i nostri corpi durante le nostre vite. Immagino queste impronte-ombra di Pasolini a Rebibbia, un luogo da lui amato e scelto per la sua prima vita romana, e le vedo sulle mura del carcere, come una sua protezione all’umanità dolente che li ci abita”.
Gloria Argelés
L'opera è dedicata a Pier Paolo Pasolini, in particolare ad un aspetto forse meno conosciuto: l'amore per la natura, spunto di riflessione e parametro di comparazione per l'intera produzione artistica. Un breve ma intenso esempio è rappresentato dalla poesia citata e inserita (incisa nella pietra) nell'opera a verde, tratta "Dal Diario" (1943-1944):
"O violette raccolte nel celeste mezzogiorno d'aprile per i prati, è sera e m'appassite dolcemente in mezzo al petto tra la giovinezza".
Maria Dompè
“Versi e frasi depositati nell'aria dalla presenza del giovane Pasolini vengono sussurrate sul manto stradale ed emergono solo per non dimenticare gli ultimi, sequestrati oltre il muraglione di Rebibbia".
Luca Zevi
Percorso Pasoliniano - seconda fase
Massimo Bignardi
RIGENERARE LA NARRAZIONE DEI LUOGHI
Progettualità e pratiche creative: agire nella comunità per un senso comune
La proposta si fonda sulla vita che il quartiere vive nell’arco di un giorno, cioè le 24 ore che, dall’alba, si chiudono nel tramonto e tornano poi all’alba. Un tempo che definirei
“della realtà come visione”.
L’intervento, così come ho suddiviso l’arco temporale del giorno, prevede due azioni: la prima quella diurna dovrà agire sul lettering font della rigenerata segnaletica dei luoghi, ove la scrittura gioca un ruolo importante perché entra direttamente nella nostra mente, attraverso la voce della lettura.
L’altro intervento che agisce nella dimensione notturna (ovvero nella vita intima del quartiere), prevede installazioni permanenti di Light art, tale da dar vita ad un complesso di ‘architetture’ di luce.
L’intento è di dar vita ad un corpo di volumi mobili, cioè d’interventi di installazioni luminose che, attraversando il percorso dal teatro al quartiere e viceversa, trova sulle altre costruzioni, per esempio sulla casa di Pasolini, una traccia di continuità, direi “la visione come realtà immaginifica”, fino a ricongiungersi con le ombre di Gloria Argelés, disegnate dalla luce sulle mura della casa circondariale.
Anna Mazzanti
REBIBBIA, ARTE E ATTIVAZIONE TERRITORIALE
L’idea è quella di concentrarsi sul polmone verde del quartiere di Rebibbia, il Parco Regionale di Aguzzano, nella sua posizione strategica di confine fra quartieri limitrofi, che necessita di una riqualificazione alla quale può concorrere anche la creatività artistica e curatoriale nell’ottica organica di un progetto di rigenerazione urbana dell’intero quartiere connotato fra l’altro da presenze significative come la casa di reclusione, la dimora che accolse la gioventù di Pasolini e la Scuola d’ispirazione Steineriana “La Primula”, limitrofa proprio al parco.
Al progetto di riqualificazione immaginiamo la collaborazione per gli aspetti strutturali dell’illuminazione del Master in Lighting Design del Politecnico di Milano.
Riguardo all’impegno artistico ci immaginiamo il coinvolgimento in primis di creativi residenti nel territorio e di altri che lo hanno già frequentato avviandovi progetti compresi quelli programmati nella prima fase di sviluppo di questo progetto.
Questa fase ha l’intento di concorrere alla riqualificazione paesaggistica e d’uso del parco, di favorire attraverso la creatività la sua riappropriazione da parte della cittadinanza nelle sue diverse forme, che includa segni artistici leggeri e pratiche e processi che potrebbero, dovrebbero generare attitudini nella durata.
Archivio Enrico Crispolti Arte Contemporanea APS
Manuela Crescentini
Segreteria organizzativa
Laura Carini
Realizzazione tecnica digitale
Massimo Di Giovambattista
Ringraziamenti
Annalisa Cipriani (Vicepresidente Italia Nostra)
Massimo Neri (Presidente Comitato Rebibbia)
Irene Ortis (Direttivo Comitato Rebibbia)
Contatti
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